Ricordarsi fanciulli quando si giocava a girotondo,
fantasia, curiosità, voglia di scoprire il mondo,
afferrare le sue mani e sentirsi volare,
anima semplice, cuore puro,
nel perpetuo volteggiare.
Osservare un gabbiano nel cielo lontano,
poi di nuovo vicino a pescare nel lago.
Alzarsi a sedere, guardare pensare,
nella mente prende forma la speranza di un piacere.
E’ la solita illusione di tenere tra le mani l’amore che cercavi.
S’ intravede il dispiacere nel vedere finir male una storia a cui tenevi.
Maledetta delusione, come Giuda ci tradisci,
come un lampo a ciel sereno, in mezzo al cuore ci colpisci,
dalle stelle giù all’inferno con le anime dannate,
stringo il cuore con le mani, le mie pene le ho accettate.
Ripensare ai primi tempi, quando il cuore mi batteva,
ancor prima d’incontrarti, nella brama dell’attesa.
Ora invece solo rabbia, una sottile e amara tristezza,
lancio al vento un po’ di sabbia, mentre il sole mi accarezza.
Sale l’ansia dal mio inconscio, la mia anima è pesante,
con la testa tra le mani, non mi sento più presente.
Solo ora ti ritrovo, cara mia perduta stima,
non mi sento più smarrito, come mi sentivo prima.
Cavalco l’onda in equilibrio perfetto,
con la tavola mio amato diletto,
sento il vento tra le dita,
e rinasco a nuova vita.
Attraverso il perdono ho dimenticato l’offesa,
col dolore ho trovato la naturale e giusta intesa,
la gelosia non è più cosa mia,
scacciata dall’amore se n’è andata via.
Bentornata speranza che mi accendi di gioia,
mi porti allegria e fai impallidir la noia.
Addio paura, cattiva sorte e sventura,
non c’è più posto per voi,
nella mia nuova avventura.