Siamo nel 2016. E' il mese di gennaio. La dottoressa mi ha ridotto il farmaco perché mi dà problemi. E’ notte e io sono nel letto, preda dei miei pensieri mistici. Ad un tratto sento una voce dentro di me, la mia stessa voce che mi invita a muovermi se ci riesco, ma sono bloccato. Mi sento solo nel mondo e bloccato nel letto, grido: << aiuto!!>>. Fortunatamente, poco dopo, sento la mia stessa voce che mi dice: <<ora puoi muoverti>>. Arriva l’ambulanza, chiamata da mia madre e gli operatori del 118 mi portano al pronto soccorso. Lì mento, dico che sto bene, perché voglio tornare a casa e non essere ricoverato, il medico di turno mi lascia andare invitandomi a ripresentarmi il mattino seguente. Mia madre avvisa la dottoressa che mi dà appuntamento. Mi presento. Lei mi vuole aiutare, ma io la vedo come una nemica, le mento e la caccio. Tuttavia, mi faccio curare con un altro farmaco che funziona e, nel giro di un mese, rientro dalla crisi, senza bisogno di ricovero in reparto.


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